“Ogni giorno in prima linea, in un mercato in cui si recita a soggetto, dove occorre essere strateghi veloci, sempre sul pezzo, e dove è necessario che la struttura aziendale sia il più possibile flessibile. Pronti a cogliere i segnali, anche quelli più deboli dei cambiamenti in atto e futuri, italiani ed esteri. Solidi nei propri principi, fermi nel convincimento che si può lavorare bene solo se c’è rispetto reciproco. E, soprattutto, forti dell’orgoglio di produrre 100% Made in Italy”.
Non è un caso, dunque, che l’azienda abbia ottenuto nel 2011 la licenza d’uso del marchio Ceramics of Italy promosso da Confindustria Ceramica, ‘sigillo’ legato a requisiti rigorosi, inteso a valorizzare il patrimonio storico, culturale e produttivo della tradizione ceramica italiana. E, se da un lato in Simas c’è la certezza di un vero made in italy, dall’altro nella mission della società che ha sede a Civita Castellana (Viterbo) e che dal 1955 produce
sanitari bagno in ceramica, vive prepotente la continua evoluzione delle forme. “Ripensarle - sostiene Alessandro Scopetti - è oggi l’altra chiave fondamentale per essere competitivi sul mercato, sia italiano che estero. Competitività è uguale a eclettismo”.
Da sempre Simas è sinonimo di vitalità e attivismo, a partire dalla creatività di chi ci lavora - tra questi anche i 68 soci della società - con passione e impegno, dal più semplice operaio ai vertici dell’azienda. E se è vero che l’anima di un’azienda è in ciò che realizza, il nuovo catalogo Simas 2012 (presentato al CERSAIE 2012) ne è una valida testimonianza. Dai prodotti democratici al decorato, dagli intramontabili evergreen alle finiture su richiesta, anche in oro, platino e smalto antracite, dalle incursioni nel vintage sino alla riformulazione del ‘trapezio euclideo’ con l’ultima nata Degradè. Una gamma completa, di vasto respiro, che riesce a coprire le esigenze più differenti, mantenendo comunque sempre la stessa eccellente qualità ‘tutta italiana’, attraverso le competenze, le conoscenze e l’abilità mutuate dalla tradizione del lavoro. Quella di Simas, infatti, è una storia di alta artigianalità e di grande maestria, in perfetta simbiosi, nel trascorrere degli anni, con le espressioni del design. Denominatore comune, i materiali e il talento del saper fare rigorosamente italiano, per vestire lo spazio bagno a misura di cliente. Simas è tutto questo e molto di più. Progetti di architettura per vivere il bagno di oggi e classici ‘senza tempo’ per non incombere nelle ristrutturazioni. Poi, cultura e mecenatismo, dove la teoria si affianca alla pratica per riuscire ad essere sempre ‘sul pezzo’. Simas, forte della sua integra italianità, sa affrontare la sfida di oggi, già proiettata al domani. In Italia e nel mondo.
Nel 1955 Simas nasce a Civita Castellana dalla volontà di 44 lavoratori in un momento in cui é usuale creare aziende con “capitale di lavoro”. Nel 1961 l’originaria Società Italiana Manufatti Articoli Sanitari acquista il primo forno a tunnel lungo 50 metri e alimentato a gasolio. Nel 1967 ne aggiunge un altro, lungo 70 metri, e passa dalla verniciatura per immersione alla spruzzatura a pistola. Gli anni dal 1972 al 1978 vedono ulteriori crescite strutturali con l’arrivo del forno a tunnel di 110 metri, sempre alimentato a gasolio, e si installano catene di trasporto aereo e di essiccamento per ben 7 km. Del 1979 la messa a pieno regime del processo produttivo, dei primi anni Ottanta la meccanizzazione del reparto colaggio, con macchine a bassa pressione, e del reparto verniciatura, con robot di spruzzo. Con gli anni Novanta si completa e in alcuni casi si rinnova la meccanizzazione dei reparti. Nel 2004 da società a responsabilità limitata Simas diventa società per azioni e nel 2005 festeggia 50 anni di produzione: un restyling alla sede, uno showroom a Milano - lo Spazio Simas - per architetti, progettisti e prescrittori, seguito da una promoter dedicata, e un insolito volume commemorativo, tagliato a ‘agenda/memorandum’. E’ a partire dagli anni Settanta che il design in azienda assume un carattere più incisivo: tra le collaborazioni, quella pluridecennale con la designer Terri Pecora e quella con l’architetto Simone Micheli. Oggi Simas spa è 68 soci, 118 dipendenti, una rete commerciale che copre il territorio nazionale attraverso il canale dei distributori e l’estero con agenzie e collaboratori.
Simas, i processi produttivi, le certificazioni, il rispetto per l’ambiente
Simas in continua evoluzione. Tutto rigorosamente fatto in Italia e lavorato con processo interno: dal colaggio e verniciatura ai tunnel di cottura al sistema di codice a barre, con un percorso che va dalla logistica interna fino alla distribuzione. SIMAS continua a puntare sui principi originari: lavoro di squadra, agenti fidelizzati, puntuale assistenza in fase di prevendita e post vendita. SIMAS è certificata con il sistema qualità aziendale in base alle norme UNI ISO 9001 - 2008 e dal giugno 2006 si avvale della certificazione ambientale UNI-ISO 14001-2004. Il risparmio energetico in SIMAS è all’ordine del giorno da due decenni, per ottimizzare l’utilizzo delle risorse in un ciclo produttivo completo, caratterizzato da un impegno energetico pesante. Una sensibilità che consente all’azienda di ottenere un risparmio notevole su ogni singolo pezzo prodotto, senz’altro fra le prime realtà del distretto di Civita Castellana a essersi mossa in tal senso. Un percorso confermato nel 2010 con la partecipazione al primo impianto di recupero del gesso esausto del Centro Ceramico civitonico
Simas, l’accademia
Dal new entertainment all’hotel, dalle pizzerie al food design sino al bathroom design. Dalla prima edizione del 2005, Simas è assiduo sponsor accademico dei corsi di alta formazione di Poli.Design - Consorzio del Politecnico di Milano per architetti e progettisti che vogliono specializzarsi nell’ideazione di ambienti innovativi. Per rispondere alle nuove richieste di progettazione e interpretare i mutamenti di gusto in tutti gli spazi dell’abitare. (www.bathroomdesign.it; www.newentertainmentdesign.it; www.hotelexperiencedesign.it; www.pizzaexperiencedesign.it, www.foodexperiencedesign.it)
Simas, la cultura e il sociale
Un connubio decisamente intrigante lega la sponsorizzazione di Simas a eventi e momenti socio-culturali. Da quelli curati da Artepensiero nello spazio Revel Scalo d’Isola di Milano, che riguardano ambiti espressivi come cinema, teatro, fotografia, moda, architettura, design, a quelli dissacranti e divertenti, come al Salone Internazionale del Libro di Torino del 2010 nello spazio di 80144 edizioni, dove ha legato un proprio water decorato alla collana Toilet, fumetti e racconti brevi e lunghi a seconda del bisogno. Ancora, in Triennale a Milano, nell’ambito delle mostre organizzate da Confindustria Ceramica, è del 2010 l’installazione volutamente sovradimensionata, ‘dalla parte dei bambini’, realizzata per Simas da Terri Pecora, e del 2011 quella di ispirazione indiana, titolata Indian Mood, firmata ancora da Terri Pecora con i decori di Nuala Goodman. Di nuovo a Milano, nel settembre 2011, con la vasca Bohemien è fulcro dell’installazione di Terri Pecora nell’ambito dello spazio al femminile Una stanza tutta per sé di AbitaMi in fieramilano.
Simas è, poi, sempre in prima linea negli incontri dove il dibattito e il confronto sul design e il mercato sono all’ordine del giorno. Del luglio 2011 quello nella storica Villa Grumello, promosso da Marco Magnani di Aquarelle, shoow room in Como e del luglio 2012 a Milano al Circolo della Stampa, l’incontro con giornalisti e clienti che la vede protagonista propositiva insieme con Ceramica Flaminia – caso unico di campagna di comunicazione congiunta - a tutela del 100% Made in Italy.