Da sempre nemici l’una dell’altro, in un duello che porta la morte di lui se a vincere è lei, o un’ addio in uno sbuffo di vapore se a predominare è lui.
Quanta forza, quanta energia in entrambi, da sempre in opposizione, pronti a scatenarsi al minimo contatto. L’uomo è affascinato da tanto vigore e chiede aiuto alla terra, alla madre terra, per convincere l’acqua a incontrare il fuoco senza litigare, per far pace in nome di una nuova vita, certo che da questa combinazione possa scaturire bene per tutti.
Allora impasta l’argilla con l’acqua e porge il tutto al cospetto della fiamma, fiducioso di una conoscenza più placida e fruttuosa.
Nasce il cotto, figlio del fuoco nel colore, dell’acqua nella duttilità a plasmarsi in forme utili e belle.
Dalla terra invece impara la lezione più difficile: la forza di sostenere, contenere, accogliere e conservare.
Il gesto si perpetua nella storia e si rinnova nella tradizione di chi ama ancora combinare terra, acqua e fuoco come DITERRA. La ricetta è perfetta e perciò immutata; ha trovato un suo equilibrio e a tutt’oggi non chiede altro che essere sempre sé stessa.
L’artista di oggi ha completato il lavoro dell’inventore di ieri, arricchendo con forme e colori una materia da cui non sa più separarsi.
Il cotto DITERRA proviene da Impruneta, da sempre terra d’elezione di questo elemento, e si offre ad un pubblico attento ai valori e sensibile alle innovazioni; che oggi arrivano a proporre diverse finiture, diversi colori per una pavimentazione che esce dagli impieghi abituali per incontrare proposte creative d’arredo nuove e stimolanti, mantenendo inalterate le caratteristiche di naturalità, resistenza e impermeabilità alle aggressioni esterne. Scegliere i materiali prodotti da DITERRA significa stabilire un legame forte con la tradizione e la storia del gusto, perchè ogni volta che il cotto si fa compagno della vita porta con sé il calore della terra, la forza del fuoco e la sincerità dell’acqua.