Rubinetteria>>Rubinetti per lavabi e docce by Matteo Thun

Rubinetti per lavabi e docce by Matteo Thun

Rubinetti per lavabi e docce by Matteo Thun
Nonostante siano passati diversi mesi dal Cersaie, non si può non continuare a parlare dell'enorme successo riscosso dalla 29° edizione di "Cersaie 2011" , il Salone delle Ceramica per l'Architettura e dell'Arredobagno. Anche la passata fiera, con oltre 80.000 visitatori, Cersaie si è confermata a livello internazionale come una certezza nel campo dell'innovazione dell'arredo bagno, senza mai dimenticare però le origini tradizionali e semplici della protagonista della fiera, e cioè la ceramica.

Moltissime le novità che come ogni anno sono presenti a Bologna, ma su tutte una certezza: l'enorme successo riscosso dalla terza edizione di "Costruire Abitare Pensare", la serie di workshop, lezioni ed incontri con il pubblico che quest'anno ha visto coinvolti, tra i molti, Renzo Piano, Cameron Sinclair e Kengo Kuma.

Ma passiamo ai prodotti: tra le novità in fatto di cabine doccia (tra tutte la "Ananda" di glass, vero e proprio angolo di paradiso in casa), vasche da bagno (la perfettamente irregolare "Asymmetric Duo" di Kaldewei), ed i rivestimenti ("Charme" di Gabbianelli sfiora l'opera d'arte, con i suoi ricami fatti a mano), oggi ci soffermiamo a parlare della nuova linea di rubinetti per lavabi e docce della Dornbracht, la "Gentle", interamente pensata da Matteo Thun, un pilastro dell'architettura e del design di casa nostra.


Bolzanese di nascita, Thun è ormai una firma storica dell'architettura abitativa, interior  e product design, ed è da sempre ambasciatore dell'ecosostenibile nell'edilizia. I più si ricorderanno di lui per essere stato colui che ha rilanciato il marchio Illy nel mondo, grazie alla sua tazzina minimal, dalle forme morbide e calde, con il logo dell'azienda, rosso, su di uno sfondo bianco, ma Thun ha collaborato anche con la Porsche, Bulgari, Hugo Boss, CocaCola e moltissimi altri marchi internazionali.

Quest'anno, ha di nuovo sorpreso tutti sempre con il suo stile semplice ma efficace, minimal, appunto, ma di grande impatto.
Parlando della doccia, Thun prende spunto dall’armonia delle forme semplici per regalare un soffione a pioggia piatto e largo, che crea una vera e propria “colonna” di acqua, dove ci si può quasi isolare dal mondo esterno. Il diffusore con tubo estensibile si abbina alla perfezione, mentre il miscelatore a muro completa il tutto con le sue forme morbide.

Sulla stessa linea, ma con più variazioni sul tema, sono i rubinetti per lavabi: Thun ci mette tutta la sua “normalità”, restituendo la semplicità ad oggetti che sono di tutti i giorni, e che non dovrebbero essere quindi immolati sull’altare delle contorsioni estetiche come fanno molti designer al giorno d’oggi.


L’architetto di Bolzano prende i due classici tradizionali della rubinetteria per bagni, e “semplicemente” li trasforma: se prima il miscelatore si poneva sul lavabo stesso, Thun lo trasla su muro, rendendo il tutto da incorniciare. Questo semplice spostamento rende il far scorrere l’acqua un momento intimo con la propria abitazione, come se dal muro venisse fuori la vita stessa, come fosse un purificazione, più che un gesto di routine.
Lo stesso discorso vale per i rubinetti a vite, portati dal lavandino stesso alla parete, e farli girare da quasi l’impressione di poter regolare la casa, più che il solo getto d’acqua.

Insomma, la linea “Gentle” di Dornbracht restituisce quella semplicità che troppe volte si perde con oggetti complicati, difficile anche quasi da guardare. Thun rende il tutto una vera esperienza tattile, dal tocco al rubinetto sino al perfetto scorrere dell’acqua sul corpo, con un design che perfettamente si integra con un arredamento semplice, urbano, che non vuole vantarsi di essere “firmato” ma anzi, fa di tutto per rimanere comune, per la massa, quasi a voler diffondere la facilità di utilizzo, per rendere il “normale” qualcosa di “raro”.