Se è ora di cambiare piastrelle in cucina e non si riesce a trovare l’ispirazione giusta, una soluzione potrebbe arrivare dalle piastrelle decorative. Ne esistono tantissimi varianti e ogni tipologia può essere costituita da diversi materiali e adattarsi alla perfezione a uno stile specifico, così come uniformarsi bene con una moltitudine di ambienti diversi.
Per fare una scelta più consapevole, è importante conoscere tutti i segreti delle piastrelle decorative.
Materiali utilizzati per le piastrelle decorative
Quando si scelgono le piastrelle, le opzioni in termini di materiali sono diverse e ognuna di esse può essere più o meno in linea con le proprie esigenze.
Le piastrelle decorative che tutti conosciamo, in genere, sono fatte di ceramica, un materiale semplice ed economico che permette anche di sbizzarrirsi con le diverse decorazioni. Oggi, però, esiste anche un’alternativa non solo più sostenibile, ma anche più resistente e adatta all’ambiente umido di una cucina. Stiamo parlando del gres porcellanato, un materiale ecologico che non assorbe acqua. Scegliere di porre queste piastrelle, come le cementine esagonali in cucina di Terratinta Group, garantisce la lunga durata del prodotto nel tempo, oltre un design unico e ricercato.
Esistono poi altre alternative ancora, come le piastrelle in basalto in cui viene utilizzata la resina polimerica come matrice.
Tecniche e decorazioni delle piastrelle
La piastrella decorativa ha origini antichissime: un manufatto di ceramica ritrovato in Iraq risale addirittura a 3700 anni fa! E se allora venivano utilizzate per altri scopi, per esempio come base su cui fare calcoli trigonometrici, oggi le piastrelle sono un elemento di design immancabile nelle nostre case, e soprattutto in cucina.
Nel tempo sono nate tantissime tecniche per la decorazione delle piastrelle, e oggi le possibilità di scelta sono davvero tantissime.
La base si ottiene con un composto di argilla e acqua, che viene poi versato in degli stampi, essiccato e infine cotto ad altissime temperature: a questo punto abbiamo ottenuto un semplice quadrato in ceramica. Non resta che trasformarlo in una piastrella decorativa, ma come?
Si utilizzano colori ottenuti dalla miscelazione di ossidi metallici o minerali con dei fondenti, e si inizia a decorare secondo lo stile scelto. Esistono mattonelle che riportano immagini composte, altre che rappresentano scene fiabesche e altre ancora con disegni astratti e motivi tradizionali: questo è il momento per liberare la propria fantasia.
Per ottenere l’effetto lucido e liscio tipico delle piastrelle da cucina, infine, ogni mattonella viene prima smaltata.
Stili e piastrelle
Che siano smaltate e presentino mix di forme e colori, o che abbiano una geometria tridimensionale che gioca con le profondità, le piastrelle decorative sono il punto forte di diversi stili di arredamento.
Innanzitutto, si sposano alla perfezione con uno stile più tradizionale e classico, anche un po’ rustico se vogliamo. Occupando tutta la porzione di spazio che va dai pensili al piano, delle belle piastrelle monocromatiche si adeguano al resto dell’arredo senza stonare, ma anche sbizzarrendosi con le fantasie il risultato sarà molto gradevole.
Persino in una casa in stile moderno delle piastrelle decorative di colori vivaci e sgargianti possono essere una scelta vincente, quel tocco di “follia” che rappresenta creatività e personalità, dando carattere alla casa.
La possibilità di giocare non la danno soltanto i colori, ma anche le forme: esistono piastrelle della classica forma quadrata, così come ce ne sono di esagonali e di forme stravaganti: le piastrelle arabesque, per esempio, si addicono perfettamente a una casa in stile retrò.
Naturalmente si può decidere di posizionarle dove si preferisce, anche se i punti più adatti alla presenza di piastrelle decorative sono la cucina, il bagno e la doccia, poiché aiutano a delimitare gli spazi e renderli più definiti.