La scelta di esserci è legata fortemente a come esserci. Florim, azienda leader nel panorama mondiale dell’industria ceramica, sceglie di essere a Torino in modo eclettico. La sua presenza in occasione del “Congresso Mondiale degli Architetti” si declina infatti in un susseguirsi di appuntamenti a conferma della vocazione versatile di questa industria che con gli architetti intende costruire spazi ideali e con gli artisti suggerire sogni. Ed è proprio in una speciale armonia tra funzionalità e sogno che si snodano le giornate torinesi di Florim, che diventano momenti e spunti di osservazione.
L’eclettica presenza è in due aree distinte della città: all’Oval, situato in prossimità del Lingotto e al The Beach, noto locale dei Murazzi, affacciato sul Po. Presso l’Oval, dove ha luogo Architetkonika “Salone Internazionale di prodotti, progetti e processi per l’architettura, l’edilizia, il design”, si concretizza il momento espositivo, con la presentazione dei brand Floor Gres Made in Florim e Casamood Made in Florim, rispettivamente con il progetto Architettura Integrata e la collezione Neutra. Al The Beach Florim promette invece, con l’iniziativa “Testimoni saranno i muri” in collaborazione con la rivista Abitare, due autentiche performance di cui saranno attori principali la sera del 30 giugno Hans Ulrich Obrist e la sera del 1 luglio Olivo Barbieri.. Il celebre co-direttore della Serpentine Gallery di Londra, autore instancabile di interviste ad artisti, architetti, scrittori, filosofi e scienziati, diventa per la prima volta soggetto di una delle sue interviste. A dialogare con Obrist sono amici, presenti dal vivo oppure in collegamento telematico, per una intervista-mostra no stop. Ma l’evento continua. L’1 luglio dalle ore 19.00 Stefano Boeri, architetto, direttore di Abitare, intervista Olivo Barbieri per la presentazione in anteprima del libro “The Waterfall Project”.
L’opera fotografica è il frutto di un viaggio che l’artista ha condiviso con Florim. Ispirato dallo slogan “il tempo è nostro amico”, ripreso dalla prima campagna pubblicitaria Floor Gres degli anni ’60, rivisita e racconta le cascate più importanti al mondo, centri di energia millenaria, che ci parlano di eternità, di forme plasmate dal tempo che passa, dell’elemento più prezioso e vitale per l‘umanità: l’acqua. Fil rouge tra presentazione e performance: la concretezza di una industria fortemente proiettata nel futuro con forti radici nel territorio. Una missione che si plasma su tre cardini fondamentali: Uomo, Tecnologia, Design. L’uomo, in quanto attore consapevole del futuro del nostro pianeta, è determinante con le scelte dei suoi processi creativi per quanto concerne la loro relazione ed il loro impatto con l’esterno.
La tecnologia, l’innovazione e la capacità produttiva sono gli strumenti per capire come riprocessare la materia in vista della salvaguardia del nostro pianeta. Florim è convinta che il progresso verrà dal modo nuovo di usare materiali già esistenti. Il design, lo stile e la ricerca permettono a Florim, attraverso i suoi brand, di offrire soluzioni per l’architettura e l’interior che rispondono alle esigenze stilistiche, tecniche e di eco-compatibilità del mondo contemporaneo. Con la materia certamente “costruiamo”, ma è come lo facciamo lo spunto di riflessione che porta Florim ad essere ecletticamente a Torino per “costruire” un dialogo con il vasto mondo della creatività.