Bologna - Lea Ceramiche, l’azienda di Fiorano Modenese specializzata nella produzione di pavimenti e di rivestimenti ceramici, non poteva mancare all’annuale appuntamento bolognese di Cersaie (dal 27 settembre al 1 ottobre 2005), il Salone internazionale della ceramica per l’edilizia e l’arredobagno.
Creatività, innovazione e sperimentazione si fondono in 360 mq, un progetto curato da Diego Grandi, già autore dei precedenti allestimenti capaci di reinterpretare spazi, visioni e luoghi attraverso un uso libero delle Ceramiche Lea, dei suoi colori luminosi e decisi, dei suoi giochi di luce e di superfici movimentate, sfruttando le potenzialità di texture innovative e la grande varietà dei suoi formati.
In 360 mq si entra nel cuore del rivestimento ceramico: fondamenti materici ed elementi basilari emergono in un luogo di lavoro e sperimentazione in continua evoluzione, in cui il rapporto con la materia è fondamentale alfine di realizzare un progetto.
360 mq desidera raccontare l’esperienza di un cantiere, dove gli spazi e i volumi simulano il linguaggio del “work in progress”, in una sintesi logica di tempi e fasi progettuali.
La ceramica non è un oggetto in mostra ma materia fisica da toccare e interpretare, in uno spazio che, per la prima volta, crea un’occasione d’interazione tra il pubblico e gli elementi ceramici. 360 mq non è mai immobile, si trasforma ed evolve con aree simulate che distinguono le dinamiche del progetto architettonico, enfatizzando i tempi e i mezzi della produzione cantieristica e proponendoli attraverso una nuova chiave di lettura. Il concetto di “work in progress” è sottolineato da elementi strutturali come il balloon frame, i telai architettonici che scandiscono i tempi e gli spazi del progetto.
Continua anche con 360 mq il percorso di indagine sui luoghi contemporanei intrapreso dall’azienda insieme a Diego Grandi, che anche lo scorso anno, in occasione del Cersaie 2004, aveva dato vita ad una nuova interpretazione di un luogo di passaggio per antonomasia, qual è un aeroporto, affrontando il tema della spazialità e indagando il rapporto tra “globale” e “locale”. Protagoniste indiscusse sempre loro: le Ceramiche Lea, che hanno saputo rivoluzionare il concetto di rivestimento ceramico grazie a collezioni fuori dagli schemi, che aggiungono alla potenzialità del materiale ceramico l’eleganza e l’originalità di superfici, colori e texture capaci di diventare veri e propri complementi d’arredo.