Quando di parla di ristrutturare il bagno in pochi hanno le idee chiare sul lavoro da affrontare. Se si è in procinto di eseguire una ristrutturazione completa, infatti, c'è bisogno di presentare in Comune una pratica edilizia; potrebbe essere utile farsi affiancare da un tecnico che si occupi della preparazione di tale pratica, oltre che della realizzazione del progetto. Oltre alle pratiche burocratiche, si dovranno gestire le opere edili, gli impianti, scegliere sanitari e arredi, insomma ammodernare la toilette è più complicato di quanto ci si possa aspettare. Abbiamo chiesto agli amici di Edilnet.it, professionisti di Roma esperti in ristrutturazioni del bagno, qualche suggerimento per prendere coscienza delle criticità con cui ci dovremo confrontare.
Che cosa vuol dire ristrutturare un bagno?
Per ristrutturare un bagno quasi sempre è necessario rifare tutto da cima a fondo: ciò vuol dire rimuovere i vecchi rivestimenti ed eliminare i sanitari, ma anche dire addio agli impianti presenti sotto il massetto a terra o dietro alle pareti. Insomma, è lecito attendersi un ambiente completamente nuovo, non solo dal punto di vista estetico ma anche sotto il profilo funzionale: tubi perfetti e resistenti, rubinetti senza calcare, piastrelle splendenti, e così via. Volendo, si può anche pensare di cambiare la collocazione dei sanitari, oppure decidere di intervenire sulla posizione delle prese elettriche e delle luci: vale la pena di approfittare di questa occasione per installare qualche punto luce al di sopra dello specchio o per introdurre in un controsoffitto alcuni faretti.
Anche la sostituzione delle vecchie tubature è un'incombenza da cui non ci si può sottrarre: se è vero che provando a ripristinare i tubi vecchi si conseguirebbe un risparmio immediato, è altrettanto vero che essi richiederebbero comunque una manutenzione più consistente e dispendiosa, e magari rischierebbero di rompersi, di marcire o di smettere di funzionare dopo poco tempo. Le spese per le opere impiantistiche ed edili, in sintesi, includono la demolizione degli intonaci, dei sanitari, dei massetti, degli impianti e dei rivestimenti e la realizzazione dei nuovi impianti, sia quello elettrico che quello sanitario, senza dimenticare quello di riscaldamento; oltre a ciò, è opportuno tenere conto dei costi per i controsoffitti, per le opere in cartongesso, per i massetti, per gli intonaci e per la posa di finiture, sanitari e rivestimenti.
Per scegliere i rivestimenti e le finiture del bagno nuovo non è necessario affrettare i tempi: anzi, a volte può capitare che la decisione venga presa dopo che i lavori sono già cominciati, dal momento che prima di arrivare alla posa ci vorranno molti giorni. Quando ci si rivolge a un'impresa specializzata in ristrutturazioni si può decidere se affidare ad essa anche la fornitura dei materiali di finitura. Spesso, però, è consigliabile non farlo, e cioè è meglio scegliere i fornitori in modo autonomo: così facendo si può essere certi di acquistare proprio ciò che si vuole e, in più, di evitare il ricarico dell'impresa.
Le opzioni a disposizione sono davvero numerose: solo per i pavimenti, per esempio, si deve decidere tra le piastrelle o i rivestimenti in pietra, in resina, in legno, e così via. E la stessa varietà di scelta è garantita anche per il box doccia, per la vasca da bagno e per i sanitari. Per evitare imprevisti, comunque, è meglio concordare con l'impresa che il trasporto di tutti i materiali - inclusi sanitari e rivestimenti - sarà a carico suo.
Quanto si spende per ristrutturare un bagno?
La ristrutturazione di un bagno presuppone una spesa abbastanza consistente: chi promette di farlo a 3mila o 4mila euro è da scartare, perché non assicura un lavoro soddisfacente o propone materiali di qualità scadente. In linea di massima, si può ipotizzare una spesa di circa 2mila euro al metro quadro. Chiaramente, maggiore è il numero di impianti e più i costi salgono: ecco perché solitamente ristrutturare un bagno è molto più costoso che ristrutturare una camera da letto.