Tra passato e presente, con un tocco di femminilità, Patricia Urquiola ha rinnovato il modo di “fare” il bagno. La designer era stata invitata nel 2005 (in occasione del Fuorisalone di Milano) dalla Axor, insieme ad altri colleghi, a fornire una personalissima visione della stanza da bagno.
Alla Urquiola, come ha raccontato il responsabile dell’azienda Philippe Grohe, il merito di aver pensato ad una rappresentazione quasi bucolica del bagno: “un’installazione con vaporizzatori, canti di uccellini, elementi naturali. In pratica l’ispirazione che ha poi preso forma nell’ ultima collezione”.
A dare carattere alla collezione l’armonia delle linee e della concezione dello spazio, lanciata da una campagna pubblicitaria basata sulla grande versatilità della stanza da bagno.
A metà tra suggestione e suggerimento l’intuizione della designer parte dai “colori” del passato: mentre vasche e lavabi ricordano tinozze e catini, elementi decorativi – come maniglie/porta asciugamani – portano fuori dalle mura domestiche, nel bel mezzo della natura…
Il lavoro che ha portato la designer spagnola alla realizzazione della collezione è stato molto lungo – ben 4 anni – e complesso: 80 elementi combinabili tra di loro, ideati per amalgamarsi con la zona notte.
Ad arricchire la linea il separè-calorifero, un elemento d’arredamento che oltre a riscaldare offre una superficie specchiante e free-standing.