Potrebbe sembrare un pezzo unico di ispirazione brutalista, prodotto artigianalmente per caratterizzare, proprio con l’evidenza del cemento e dei suoi contrasti, l’architettura di una stanza da bagno.
Questo lavabo è invece frutto di un processo industriale che utilizza il calcestruzzo a fibre, un materiale tecnologico ad altissime prestazioni usato nell’edilizia più avanzata che entra nel bagno per la prima volta con questo progetto.
La rudezza del cemento potenzia la forza espressiva della struttura, il cui design code è rappresentato dal bordo sottile di solo 1 cm. E’ questo un tratto distintivo rilevante rispetto alle possibilità offerte dalla lavorazione della pietra naturale, difficile da lavorare a spessori così sottili. L’eccezionale resistenza meccanica del cemento strutturale consente di realizzare forme di proporzioni importanti, slanciate e sottili; il materiale è inoltre modellabile e resistente alle scalfitture: l’aspetto della superficie può essere reso liscio come il marmo, producendo giochi di luce e di volumi.
Il sifone è celato alla vista e l’invaso del lavabo presenta uno scarico a lama, anche nella versione in ceramica montata sottopiano sul piano di cemento.
Varie le lunghezze della struttura fino a un massimo di 180 cm. E’ inoltre prevista una serie di mensole in coordinato, di profondità e lunghezze variabili.