La crisi economica sembra aver assestato un colpo letale a un gran numero di aziende del settore dell'arredamento: un'analisi attenta e dettagliata, tuttavia, permette di capire che lo scenario non è cupo per tutti gli operatori, dal momento che ce ne sono alcuni che non solo sono in grado di continuare a fare utili, ma rispetto al passato sono stati perfino capaci di aumentare le vendite e incrementare il fatturato.
Il valore delle esportazioni
Come è stato possibile? Di certo, un aspetto che ha giocato un ruolo di primo piano da questo punto di vista è stato quello che chiama in causa le esportazioni: la ricerca e l'individuazione di nicchie di mercato in Paesi esteri, infatti, si può rivelare molto redditizia, a maggior ragione nel caso in cui si decida di fare riferimento al segmento del lusso. Tuttavia, non tutte le aziende hanno le possibilità, i mezzi e le risorse per rivolgere lo sguardo all'estero: insomma, dare il la a un'attività di export non è così semplice, in quanto sono molti gli aspetti burocratici di cui ci si deve occupare, senza dimenticare l'importanza della contabilità e dei commerciali di cui ci può essere bisogno per la gestione delle trattative. Ancora, se già in Italia è difficile riuscire a recuperare i crediti non ancora riscossi, si immagini quanto possa essere complicato farlo con un cliente che si trova dall'altra parte del mondo.
Una soluzione alternativa rispetto all'export
Occorre, insomma, mettersi in cerca di una soluzione alternativa che non vincoli gli operatori per forza di cose alle esportazioni: si tratta di impegnarsi per provare ad aumentare il bacino di clienti al di qua dei confini nazionali, magari tenendo conto dello stretto rapporto che intercorre tra il settore dell'arredamento e il settore dell'edilizia, sia per quanto riguarda le nuove costruzioni che per quanto riguarda le ristrutturazioni. Per una realtà del settore arredo, il modo più sicuro per incrementare il numero di clienti è rappresentato dalla capacità di trovare soggetti in procinto di ristrutturare o di costruire un'abitazione privata, un albergo, un ristorante, un ufficio, e così via.
Lo studio del target
Una volta identificato il target a cui mirare, si può impostare una campagna di comunicazione ben definita, il precision marketing ci offre la possibilità di rivolgersi solo a coloro che sono potenzialmente interessati ai prodotti che si desidera vendere. Il trucco - per così dire - sta nel raccogliere il maggior numero di dati possibile in relazione a ogni potenziale cliente: a quel punto, quegli stessi dati possono e devono essere utilizzati per far leva sui bisogni del target. Le esigenze di ogni cliente devono essere analizzate con la massima attenzione: chi è coinvolto nella costruzione di un albergo, per esempio, avrà la necessità di complementi di arredo per i bagni e per le camere, mentre per un ufficio ci si dovrà concentrare più che altro su scrivanie, sedie, armadi, e così via. Insomma, una strategia di marketing può favorire il raggiungimento dei risultati auspicati solo se è indirizzata a un target ben delineato.